lunedì 3 dicembre 2012

UN SUDDITO E I FONDI PUBBLICI EUROPEI.

L’accesso ai fondi europei è disponibile alla popolazione solo dopo che sia stata abbondantemente soddisfatta la sete di denaro di poco scrupolose locuste, annidate in Parlamento, dei loro parenti e dei loro amici - primi a conoscere: natura, regole, modalità di concessione e tempi di erogazione, oltre al fatto che l’associazione a delinquere è anche responsabile delle commissioni esaminatrici per gli accessi agli stessi fondi. Il suddito, appurate le reali occasioni esposte alle debolezze del politico incoraggiato da una predisposizione alla disonestà ai danni della popolazione - costretta a manifestare il disagio in Piazza non avendo altro mezzo per far sentire la sua voce perché non più rappresentato e oltretutto accusata per questo di POPULISMO, vuole conoscere: - L’entità dei prelievi contro l’economia del Paese? - L’ammontare dei costi che graveranno sull’intera comunità dei finanziamenti quasi mai giunti alla popolazione che doveva beneficiarne? Sono solo alcune delle domande che non avranno mai risposte, per questo urge per i motivi evidenti, un mezzo per dissuadere i malfattori rendendo pubblica e accessibile a tutti la disponibilità di fondi che presuppongono incremento per lo sviluppo e l’occupazione, frenati dall’avidità dei parassiti della società. Andrebbe anche rivolta agli autori delle truffe allo Stato la giusta attenzione, la giusta punizione, la confisca e il recupero delle indebite sottrazioni. Queste azioni le promuove la Piazza sotto accusa, non possono essere affidate alla politica è la politica incriminata! Dall’immagine fantasiosa si intuisce il percorso della “liquidità” dei Fondi Pubblici Europei in Italia e non solo di quelli.