lunedì 15 luglio 2013

UN SUDDITO ALLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI.

Alcune domande alla Presidente Laura Boldrini:
- E' veramente convinta, Signora Presidente Boldrini che i Rom vogliano essere censiti e rinchiusi in abitazioni popolari, e disposti a sostenere le spese per: affitto, energia elettrica, gas, acqua, e tutte le necessità che un'abitazione comporta?
- E' al corrente che i Rom presumibilmente hanno un'organizzazione gerarchia lontanissima anni dalle nostre abitudini o istituzioni pur vivendo sul nostro territorio?
- Ha chiesto alle “Autorità” Rom, nei vari Campi sparsi in tutta Italia, se sono d'accordo con le sue “nobili” intenzioni?
- È al corrente dello stato dei suoi connazionali che non possono vivere la stessa condizione dei Rom. Perché, se lo facessero verrebbero sgombrati e processati per non aver rispettato le Leggi che vietano la forma autarchica di una comunità all’interno del Paese?
- È al corrente che ci sono suoi connazionali che ogni giorno in aumento costante ricorrono agli aiuti della CARITAS, organizzazione di volontariato, per nutrirsi e per ricoverarsi in insufficienti alloggi per passare la notte?
Questo signora Boldrini non è razzismo, questa è la richiesta di un cittadino ITALIANO verso il suo STATO. Stato il quale è tenuto all’uguaglianza nei rapporti con tutti i CITTADINI, escluso nessuno, compresi coloro che meno fortunati, abbiano necessità di attenzioni più di altri. A prescindere dal loro colore o dall’appartenenza razziale.
Facendo eccezioni a questo principio Democratico sancito anche dalla COSTITUZIONE ITALIANA, si mette in pericolo la convivenza civile e si fa un distinguo sulle differenze che umanamente non dovrebbero sussistere.
Per puro scrupolo la inviterei dunque a prendere visione ulteriore della Prima Parte della COSTITUZIONE ITALIANA, che racchiude i PRINCIPI FONDAMENTALI. E le consiglierei, sempre che mi sia permesso di fare, di soffermarsi sugli Articoli: 2,3,4 e 10 ad ella non sconosciuti, in quanto anche sui quali ha giurato fedeltà nell’accettare con onore la responsabilità della 3^ carica dello Stato.
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Credo che ella verrà informata su questa dichiarazione di un semplice suddito quale sono, visto l’impegno, tra gli altri e non pochi incarichi, del suo Ufficio Stampa, immagino attento a considerare ogni opportunità per denunciare discrediti o diffamazioni nei suoi confronti, e questo già, con molta presunzione, mi rende particolarmente soddisfatto.