martedì 6 agosto 2013

PENSIERI ESTEMPORANEI DI UN SUDDITO (06082013.1328)

“Quando il buon senso prevaricherà, sull’arroganza, sulla prepotenza, sul malaffare, sulla corruttibilità e tutte le altre devianze del potere, mi auguro non sia troppo tardi!”
Non è che una persona si alza la mattina e decide di colpo di subire la condizione di SUDDITO. Essa è portata a rendersi consapevole di esserlo da come si compie la vita politica nel PAESE, questa politica che, ha preso la piega che la consuetudine storica ci ricorda. “Uomini” al potere per lunghi periodi di permanenza, diventano governanti ingovernabili e, vengono sovrastati da una forma maniacale di supremazia sulle cose che hanno gestito, compreso il POPOLO che per loro non rappresenta più nulla, il quale nel frattempo ha modificato consciamente la posizione trasformandosi di fatto in SUDDITO.
Tutto diventa diritto di possesso e l’abbandono sempre più difficile, se aggiungiamo che lasciare significherebbe far scoprire ai successori, in special modo se questi come motivo ricorrente hanno lealtà e onestà, il MOVIMENTO 5 STELLE, tutto il marciume che si è consumato, l’abbandono potrebbe avere anche riscontri drammatici. Resistere diventa un obbligo e, contro i principi con i quali ci si è battuti per anni nei quali l’avversario veniva considerato nemico da abbattere, bisogna allearsi con lui e in stretta collaborazione unire le forze per un comune obiettivo, annientare le forze del bene, la POPOLAZIONE, per anni ammaestrata a dovere e che ora tenta la ribellione. Potrebbe riappropriarsi della vita e della dignità nella gestione del Paese con la DEMOCRAZIA DIRETTA più volte annunciata, che li metterebbe non solo fuori gioco ma li esporrebbe al rischio della verità.
L’Italia trasformata in Regno “fasciocomunista di sinestra” è messa in serio pericolo di stabilità, quando al POPOLO viene negata l’autosufficienza e il benessere si trova solo nei PALAZZI del POTERE le cose, è solo un pensiero da suddito, non promettono nulla di buono!