giovedì 23 gennaio 2014

PENSIERI ESTEMPORANEI DI UN SUDDITO.


Lo Stato non siamo più noi..., oppure non lo siamo mai stati:
  • -   Se ci fermassimo a ragionare, ognuno con se stesso senza falsità senza dover dimostrare a tutti i costi di essere quello che non siamo;
  • -   Se riuscissimo a capire che non siamo quello che vogliamo essere a tutti i costi;
  • -   Se l’umiltà avesse il sopravvento e gestisse per un attimo la nostra vita e, in quell’attimo fossimo in grado di osservare quello che accade intorno a noi e quello che sta accadendo nel Paese.

Forse, riusciremmo a percepire che siamo ritornati ad essere tutto quello che credevamo fosse solo un ricordo!?
Ci hanno ingannati, ci hanno sfruttati e, dopo aver riempito i loro forzieri in modo sproporzionato, senza averci mai chiesto un parere, ci svendono ad un altra entità politica fuori dagli ex confini che continuerà spremerci e, lo ripeterò fino allo sfinimento, non all’EUROPA UNITA, ambita da tutti come speranza futura e Patria di tutti i popoli che la compongono, aventi, tutti ed equamente, gli stessi diritti e lo stesso peso politico, ma all’EURO che sta divorando le economie di tutte le Nazioni obbligate, con nuove forme di dittatura, alla sua adesione!
A volerla, questa situazione, non sono stati solo i TRADITORI DI TURNO, ma tutti noi, fermi nella speranza che possa un giorno cambiare qualcosa che non cambierà mai, che abbiamo continuato ad assecondare coloro ai quali, pur non garantendo lealtà e incorruttibilità, abbiamo permesso di amministrarci.
Il mio pensiero privo di coercibili intenzioni ed esclusivamente esposto come semplice impressione di un suddito, porta a credere che sia in atto un processo irreversibile di disfacimento dello Stato e dell’idea Democratica che ci eravamo fatti. “LO STATO SIAMO NOI”, solo un’utopia impressa nella nostra mente, sulla quale, la popolazione aveva fondato le sue certezze e, i politici, invece i loro proventi in nome di una causa non certo comune. L’inizio, sempre secondo il mio pensiero, è collegabile ai primordi della Repubblica, anche se veniamo portati, con astuzia e interessi propagandistici, a riferimenti molto più vicini a nostri giorni.
Potremmo analizzare, se solo fosse nelle intenzioni, e con risultati che avrebbero margini d’errore inesistenti o quasi, la situazione patrimoniale di ogni singolo Deputato o Senatore della Repubblica dal suo insediamento ad oggi e, son convinto, scopriremo cose da farci ulteriormente rifiutare la POLITICA, ingannevole e corrotta e corruttibile. Ma, questa idea la rifiutiamo, anche se radicalmente insinuata nella nostra mente, per pudore, per respingere con tutte le forze, il fatto che non siamo stati in grado di capirlo o solo per salvare qualche antico IDEALE mal usato, per fini, inizialmente nobili, che hanno subito il fascino dell’agiatezza economica senza sforzi, favorendo il tradimento verso quel POPOLO al quale la REPUBBLICA era ispirata.
Oltre ai pensieri esclusivamente personali, da suddito, mi pongo anche alcune domande, che non riceveranno risposte o non avranno nemmeno la giusta e indispensabile attenzione politica e tantomeno logica:
  • -   Che fine avranno fatto gli intellettuali, spacciatori di falsa sapienza e linee guida sull’ignoranza, i quali, dall’alto della loro presunta saggezza indirizzavano, chi con le mani ricolme di calli da lavoro si lasciava coinvolgere dalla speranza utopistica del loro linguaggio?
  • -   Che fine hanno fatto i rivoluzionari per eccellenza, ispirati a rivoluzioni e idoli lontani, finti imitatori di pensieri, ma da contenuti che non ci appartengono?
  • -   Che fine anno fatto gli ideali che ponevano il popolo sopra tutto come unico artefice della vita di un Paese?
  • Stiamo assistendo inermi  alla lotta tra individui per il riconoscimento di una supremazia e al diventato ormai naturale saccheggio continuato dei nostri beni, giustificando ogni forma di razzia politica.

È UNA VERGOGNA,  da succubi a complici consapevoli!