venerdì 27 giugno 2014

30 GIUGNO 2014, CONTRO L’EVASIONE IL NULLA.

Un’altra data da dimenticare!? Sovranità, fuori discussione, ormai quasi un ricordo; euro, purtroppo una realtà che sta mettendo in serio rischio la stabilità non solo economica di quasi tutta l’Europa in favore di poteri occulti dai quali purtroppo, molto probabilmente, non sarà semplice difendersi o tantomeno liberarsene. Le colpe, la determinazione dei traditori della Patria che ogni Nazione ha al suo interno, complici o membri degli stessi poteri occulti che attanagliano l’Europa. Dopo tutte le operazioni andate in porto contro i popoli, ecco, per gli ITALIANI, un’ennesima dimostrazione di incapacità istituzionale. Un nuovo obbligo, dal 30 giugno prossimo, l’uso di una specie di elettronica che accrescerà problemi nella POPOLAZIONE e soprattutto non avrà nessun potere deterrente contro l’EVASIONE FISCALE, come vorrebbero farci credere. Il MINISTERO DELLE FINANZE, con questa nuova adozione forzata, dimostra apertamente, di non avere le capacità di analizzare, l’enorme mole di elementi raccolti da informazioni. Che risultano, insufficienti se non addirittura inutili, per verificare anomalie o infrazioni fiscali. Anche se gli estremi sono forniti da tutti gli Italiani, mediante strumenti ECONOMICI, FINANZIARI E PATRIMONIALI, che hanno periodicità obbligatorie: giornaliere, mensili, intermedie ed annuali. Con tutto ciò, sembra impossibile avere un quadro completo e definitivo della situazione. Pur avendo a disposizione i mezzi ideali per raccogliere ed elaborare infomazioni da: scontrini e ricevute fiscali, dichiarazioni dei redditi, Pubblico Registro automobilistico, Catasto e molteplici altre modalità di afflusso. Tanto da poter risalire alle reali caratteristiche finanziarie di ogni singolo cittadino e di ogni singola Azienda presente sul territorio Nazionale e oltre.
Escludendo, l’incapacità funzionale delle strutture, nelle persone che le gestiscono e la direzione di Ministri che si alternano ad ogni tornata elettorale. A chi potremmo rivolgere l’attenzione per giustificare questa ennesimo atto burocratico che non farà altro che procurare ulteriori disagi alla popolazione?
Questa soluzione economica, favorirà esclusivamente gli Istituti di credito pronti per nuove emissioni, unici a trarne beneficio, senza contare probabili aumenti che da essa scaturiranno.
Un paziente costretto ad una visita specialistica a pagamento, rifiuterà uno sconto economico sulla prestazione stessa, in cambio di nessuna ricevuta di pagamento? Un automobilista potrà essere portato a fare la stessa cosa, così come tutti gli utenti aventi le più disparate esigenze?
PERCHÉ, ogni Italiano deve ESSERE intercettato per verificare ogni movimento economico, quando LEGALMENTE è concesso il RICICLO DI DENARO SPORCO a tutti i criminali che calpestano il territorio Nazionale?
Saranno, fin dal 30 giugno prossimo, ESCLUSI da questa introduzione le SALE SLOT, presumibilmente collegate al MINISTERO DELLE FINANZE o tutte le SLOT, più o meno legali, distribuite in ogni spazio vitale della NAZIONE?
Questa norma, applicata come tante altre inutili, escluderà definitivamente dalla scena del Paese, disoccupati senza reddito e indigenti, che non sono in grado di accedere a questa diabolica trovata dello STATO?
Se ogni cittadino, da solo può avere a disposizione informazioni sufficienti tali da presumere conoscenze finanziarie di ogni persona che vive nel suo ambito, come mai lo STATO non è in grado di farlo?
Con questa operazione, che mette in discussione le regole Democratiche, stiamo per essere catapultati in tempi quasi dimenticati, dove era in uso la famosa TESSERA ANNONARIA, la quale, razionando i beni di consumo sviluppò la crescita di un mercato parallelo, quello NERO a beneficio di personaggi senza scrupoli che ne traevano enormi guadagni! Il paragone parrebbe non reggere, ma per quanto riguarda le prestazioni in NERO e gli illeciti arricchimenti è più che appropriato.
Tre le considerazioni che mi ispirano riflessione:
- Incapacità dello STATO nel gestire la vita economico-finanziaria del Paese;
- Distrazione della popolazione, da azioni anticostituzionali alle quali lo STATO ci sta abituando;
- Uno STATO sempre più distante dalla realtà quotidiana della POPOLAZIONE!
Il POS obbligatorio ad Imprese e Professionisti, non garantirà più trasparenza di quanto le regole esistenti, se applicate, garantiscono già. Il Decreto che andrà in vigore dal 30 giugno 2014, fa obbligo ad Imprese e Professionisti che abbiano fatturato più di 200.000 euro nell’anno precedente a quello di effettuazione del pagamento, di accettare pagamenti, con moneta elettronica per importi superiori a 30,00 euro.
Ultima considerazione, le imprese o i professionisti che abbiano fatturato, in modo moralmente discutibile, meno di 200.000 euro negli anni precedenti l’attuazione del decreto, continueranno ad esercitare illeciti fiscali senza essere controllati? Ovvero, l’avranno fatta e continueranno a farla franca?
Anche nel 1983 ci fu una legge che impose un altro strumento dissuasore, per pseudo ragioni legate al fisco: il registratore di cassa. Da come sono andate le cose, il fallimento ha avuto la meglio sul buon senso e non ha aggiunto nulla di diverso al libro dei corrispettivi, dove la veridicità delle dichiarazioni poteva essere facilmente eludibile come adesso.
Mi viene più da pensare ad un’altra restrizione della libertà individuale che altro!
UNA LEGGE DELLO STATO PREVEDE LA SALVAGUARDIA DELLA PRIVACY! LA STESSA LEGGE NON CONTRASTA CON LA PRICAVY DI QUELLA PARTE DI POPOLAZIONE CHE, SUPERANDO UNA REDDITUALITÀ PARI O SUPERIORE A 200.000 EURO, DEVE PUBBLICAMENTE DICHIARARLO CON L’OBBLIGATORIETÀ D’USO DEL POS?