giovedì 18 febbraio 2016

#PensieriEstemporaneiDiUnSuddito: #UnioniCivili

Questo Governo uscito dall’ombra, in evidente opposizione con la logica del popolo che invece dovrebbe rappresentare. Ritiene che la questione delle #UnioniCivili (largamente affrontate anche in modo legislativo, esempio, le famiglie di fatto, tutelate dall’Art. 2 della Costituzione che recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”; Alle quali andrebbero, con piccole modifiche alle leggi, riconosciuti i diritti e doveri delle famiglie cosiddette “normali”. Dove ad ogni unione anche dello stesso genere vengano riconosciuti gli effetti giuridici), sia di vitale importanza per il superamento della crisi economica del nostro Paese. Una priorità che tiene impegnato un intero Parlamento e, da come viene affrontata, annulla per importanza, con intenti manipolatori e devianti la realtà, costume politico consolidato:
- L’immigrazione;
- La criminale gestione dei centri di accoglienza collegati all’immigrazione;
- La questione dei senza tetto in continuo aumento e la gestione politica delle attribuzioni delle case cosiddette popolari;
- Le baraccopoli, periferie delle periferie delle grandi città e oltre;
- L’indigenza dei cittadini in continua crescita;
- Il sistema sanitario pubblico una piaga insanabile che ha visto da parte delle istituzioni interventi atti ad eliminare prestazioni anziché eliminare la politica dal servizio nazionale;
- I rapporti delle istituzioni con le mafie in espansione e fuori controllo e a volte anche supporto della stessa politica degli ultimi 40 anni e forse più;
- La stampa situata agli ultimi posti per libertà, controllata dal potere che ne fa un uso politico e personale;
- Crescita esponenziale di un debito pubblico incomprensibile, non per la stessa crescita ma per la sua vera natura;
- L’aumento della disoccupazione, che non riveste la giusta e necessaria importanza, conseguente aumento della povertà individuale e collettiva del Paese;
- L’analfabetismo accentuato per le scelte disastrose della politica in relazione all’istruzione obbligatoria degli italiani normali, la stragrande maggioranza dei quali non può permettersi un’istruzione privata. Per questo tengo a precisare che, l’analfabetismo, non è auto generante bensì è il risultato disastroso di una politica che per scelte di potere, evita che l’emancipazione culturale dilaghi per motivi che tutti sappiamo.
!!!!!!!...di solito si usano al termine per sottolineare ma in questo caso preferisco anticiparli perché vorrei si trasformassero in interrogativi che aspirano ad ottenere con una certa tempestività delle risposte chiare e accessibili a tutti.
Se fossi il potere, ad un suddito non concederei nemmeno la facoltà di restare solo....... con i suoi pensieri.